Il percorso di aggregazione tra Alto Vicentino Ambiente e Soraris è pronto per essere intrapreso. Le assemblee dei soci e i consigli di amministrazione dei due gestori di rifiuti hanno posto le basi per avviare il processo partendo da due punti cardine: codecisione ed equità.
Alto Vicentino Ambiente è un’azienda di raccolta, differenziazione, recupero e termovalorizzazione dei rifiuti con sede a Schio e che serve 31 comuni dell’Alto Vicentino; Soraris è azienda di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti con sede a Sandrigo e che serve 18 comuni della provincia di Vicenza.
Il punto principale del percorso condiviso prevede di attribuire ai soci di AVA e Soraris un potere di codecisione su alcune materie specifiche, in particolare sul modello di raccolta per Soraris e sugli investimenti sul termovalorizzatore per AVA. Quindi, su questi temi, dovrà deliberare a maggioranza sia l’assemblea della futura società nata dalla fusione, sia la maggioranza dei soci delle due società originarie.
Il secondo punto cardine dell’intesa prevede una rappresentanza legata al numero di abitanti, rispetto alle quote societarie, per confermare la vocazione in house e di servizio al cittadino, oltre che di partecipazione pubblica, del nuovo soggetto.
Con queste garanzie, si è concordato di definire il rapporto di concambio sulla base del mero rapporto fra i valori delle società. Il percorso prevede la realizzazione delle due diligence delle società e la redazione di un progetto di fattibilità per la fusione da sottoporre ai Consigli comunali dei Comuni soci di AVA e Soraris nella primavera del 2024.
Il percorso di aggregazione rientra nel più ampio obiettivo di arrivare ad un gestore unico dei rifiuti urbani per l’intero territorio vicentino, contemperando la necessità di garantire un servizio di qualità con l’esigenza di una tariffa equa a carico di tutti i cittadini. Obiettivo già previsto e annunciato nel 2019, quando è nato il Consiglio di Bacino che riunisce 90 Comuni vicentini per un totale di 680.000 abitanti
Voluto dalla Regione Veneto e promosso dalla Provincia di Vicenza, il Consiglio di Bacino ha come scopo proprio la gestione associata delle funzioni di organizzazione del servizio rifiuti urbani, quindi programmazione, organizzazione e controllo dei servizi di raccolta, trasporto, avvio a smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.
Proseguendo su questa strada e in virtù della volontà del legislatore di portare la gestione integrata dei rifiuti sotto l’ombrello dell’autorità nazionale ARERA, cresce la necessità di ridurre gli attuali 6 enti attivi in provincia di Vicenza nel Consiglio di Bacino per ricondurre la gestione ad un numero sempre minore di organismi sovracomunali.
Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza: “La Provincia di Vicenza ha fatto da facilitatore alla nascita del Consiglio di Bacino mettendo a disposizione risorse umane e strumentali, oltre alla sede ospitata a palazzo Nievo. Oggi tiene a battesimo questo importante accordo tra Ava e Soraris, che è un passo significativo nel percorso verso il gestore unico. Un obiettivo ambizioso ma necessario, per garantire standard di qualità e prezzi equi all’intero territorio provinciale, e creando le condizioni per investimenti e processi di innovazione per un servizio di gestione dei rifiuti sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.”
Giovanni Cattelan, Presidente di Alto Vicentino Ambiente (AVA): “I processi di aggregazione possono nascere solo dal basso, attraverso il coinvolgimento di tutti i comuni soci e i territori. Il settore della raccolta rifiuti soffre ancora di una eccessiva frammentazione anche in termini di servizio che cambia da comune a comune. Con questa aggregazione facciamo un passo in avanti verso una maggiore omogeneità di servizi e tariffe”.
Samuele Zanardello, Presidente di Soraris: “In ottica futura, l’aggregazione è uno dei passi fondamentali per tendere all’eccellenza a livello nazionale, con il fine ultimo di migliorare la gestione dei rifiuti e salvaguardare l’ambiente della provincia di Vicenza. L’unione, che è guidata da questi obiettivi condivisi, gioverà in primis ai cittadini ma non solo: dimostrerà la volontà di fare squadra per il bene comune, l’ambiente: uno spirito di cui c’è ampiamente bisogno e conferma. La visione d’insieme che ne deriva coinvolgerà non solo la raccolta dei rifiuti ma anche la loro lavorazione e il loro smaltimento che non potranno più avvenire attraverso le discariche e l’esportazione fuori regione o transfontaliera. Questa aggregazione, quindi, vuole essere anche il punto di inizio di una progettazione impiantistica adeguata e che lascia aperte le porte anche agli altri gestori del Bacino per raggiungere gli obiettivi richiesti”.