Con le festività entra in servizio il primo mezzo elettrico per la pulizia di parchi e centri storici
Con le festività, ovvero a partire dal lunedì 27 dicembre 2021, l’Alto Vicentino avrà in dotazione il primo (ma non sarà l’unico) mezzo totalmente elettrico per la pulizia e igiene del suolo pubblico.
“Si tratta di un piccolo autocarro, dotato di una vasca per la raccolta di rifiuti, che consente lo svuotamento dei cestini e di completare la pulizia manuale di parchi e centri storici nel totale rispetto ambientale”, spiega Alessia M. F. Lazzaretto, Consigliere di Amministrazione di Alto Vicentino Ambiente, azienda partecipata da 31 Comuni dell’Alto Vicentino e dall’Unione Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” che si occupa del servizio di raccolta, trasporto, avvio a recupero e termovalorizzazione dei rifiuti di un bacino di circa 180 mila cittadini per oltre 84 mila utenze domestiche.
“Il mezzo è 100% elettrico – aggiunge Stefano Toldo, Responsabile Settore Raccolta di AVA –, sviluppa una velocità di 44 km/h ed è perfettamente funzionale a questo genere di lavori anche perché l’autonomia, di 90 km circa, è assolutamente compatibile con le necessità di questo territorio. Inoltre, verrà ricaricato senza alcun problema nella nostra autorimessa di Schio, fermo restando che una eventuale ricarica presso colonnine esterne comporterebbe un tempo limitato a circa 30 minuti”.
L’entrata in funzione del nuovo mezzo rientra nel piano quadriennale (2019-2022) di rinnovo mezzi di AVA che, con un budget di 5,6 milioni di euro, cambierà oltre metà del parco mezzi, il che comporterà il dimezzamento dell’età media dei veicoli in circolazione che passa da oltre 10 anni ad inizio 2019 a meno di 5 anni a fine 2022.
“Da un lato c’è la necessità – continua Lazzaretto – di avere dei mezzi più efficienti sia per quanto riguarda il lavoro quotidiano degli operatori di AVA sia, di conseguenza, per la qualità del servizio ai cittadini. Inoltre, si pongono le basi di un costante e progressivo miglioramento del parco mezzi anche per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente. Questo nuovo mezzo elettrico, ad esempio, va a sostituirne uno diesel immatricolato nel 2001”.
Si stima che il nuovo mezzo elettrico comporterà un risparmio di 21 kg/anno di monossido di carbonio, 16,8 kg/anno di idrocarburi incombusti e ossidi di azoto e 2,38 kg/anno di particolato.
“Con questo inserimento andiamo un po’ oltre alla semplice sperimentazione di nuovi mezzi – conclude Toldo – perché abbiamo deciso di fare questo nuovo inserimento a fronte di rassicurazioni tecniche e operative dell’efficienza nel servizio, tanto è vero che per il 2022 prevediamo già l’entrata in funzione di un secondo mezzo elettrico. In questo senso, sono anche felice che stiamo parlando di un prodotto quasi a km zero in quanto sono veicoli professionali realizzati in Italia, più precisamente sono made in Veneto”.